Il Governo incontra l'autotrasporto: i punti da chiarire e da regolamentare
Un’altra tappa per costruire il futuro dei trasporti e della logistica.L’appuntamento è per oggi, lunedì 17 aprile, quando a Roma si ritroveranno le associazioni di categoria ed il Governo. Da una parte il cluster di settore, dall'altra il Ministero dei Trasporti, rappresentato dal ministro Matteo Salvini,da Edoardo Rixi (viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti) e Maria Teresa Di Matteo, Capo Dipartimento per la Mobilità Sostenibile del MIT. Un nome, quest’ultimo, dal peso specifico importante. L’ex presidente dell’Albo dei Trasportatori, infatti, avrà il compito di capire i motivi per cui i fondi destinati al settore siano troppo spesso soggetti a rallentamenti che ne minano lo sviluppo. Ed è proprio su questo punto che si concentreranno tanti, tantissimi discorsi. La volontà è quella di dare all'appuntamento una cadenza mensile.
IL PUNTO
Servono regole, per sviluppare il settore con una linea chiara e definita. Non parole, ma fatti. Per risolvere, una volta per tutte, le criticità. A cominciare dai tanti fondi a già disposizione o che si potrebbero risparmiare.
Contributo ART: l’autotrasporto, nell’ultimo incontro di marzo, aveva già ribadito il proprio no al pagamento del contributo chiesto alle aziende da parte dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti. Il motivo è semplice: secondo le associazioni, nel settore vige il principio del libero mercato, che pertanto non deve essere regolamentato da soggetti terzi.
Crediti: non sono pochi. L’autotrasporto italiano vanta un credito di 300 milioni di euro, come riportato anche all’interno dell’ultimo numero di Uomini e Trasporti. La suddivisione è questa:
- 85 milioni di euro dai contributi 2022 (in totale erano 500 milioni) perché bloccati dal TAR.
- 200 milioni di euro per contrastare il caro gasolio dalla legge di bilancio 2023.
- 25 milioni di euro per il credito d’imposta 20% sul GNL (manca decreto direttoriale).
- 30 milioni di euro per il rimborso AdBlue (sospeso per intervento commissione europea).
Infine, alcuni problemi da regolamentare, come:
- Sottotariffazione: attualmente le tariffe reali sono molto lontane dai valori di riferimento, addirittura un 30-40% in meno rispetto a quanto il Governo nelle proprie tabelle. Questo mette in luce un problema di legalità e sicurezza, oltre a creare concorrenza sleale.
- Sub-vezione: negli ultimi anni, la pratica di affidare il trasporto da autotrasportatore ad autotrasportatore è sempre più presente. Su questo, deve fare scuola il regolamento europeo 1055/2022: il concetto è chiaro, si deve fare attività principalmente con i mezzi di proprietà.
- Tempi di pagamento: attualmente, secondo la normativa, il trasportatore deve far rispettare i tempi di pagamento al committente. Questo però, non avviene mai, data l’ormai debolezza del settore sul mercato.
Sbloccare e regolamentare. Due verbi che dovranno guidare la direzione presente e futura del settore.