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Euro 7: slitta l’entrata in vigore del regolamento

26/09/2023

Il Consiglio europeo ha finalmente emesso il suo verdetto sulla norma Euro 7, che dovrebbe fissare i livelli di emissione consentiti per i nuovi motori a combustione interna. Per la prima volta, un unico atto giuridico dell’Ue ha riguardato diversi segmenti automobilistici, come auto, furgoni e veicoli pesanti. 

Il nuovo regolamento mira a stabilire regole più appropriate per ridurre ulteriormente le emissioni di inquinanti atmosferici prodotte dal trasporto su strada. 

Entrata in vigore

Venendo incontro alle richieste provenienti da diversi Paesi, tra cui anche l’Italia, il Consiglio ha esteso il periodo consentito per applicare le nuove disposizioni dopo l’entrata in vigore del regolamento: 

-    Veicoli pesanti, nuovi modelli: 48 mesi di tempo;
-    Veicoli pesanti, già omologati: 60 mesi di tempo; 
-    Veicoli leggeri (auto e furgoni), nuovi modelli: 30 mesi di tempo; 
-    Veicoli leggeri, già esistenti: 42 mesi di tempo. 

Euro 7: si considerano anche freni e pneumatici

Inoltre, l'orientamento generale del Consiglio mantiene i limiti di emissione e le condizioni di prova attualmente applicabili per i veicoli leggeri. 

Nel caso dei veicoli pesanti, i limiti di emissione sono più bassi e le condizioni di prova sono leggermente modificate.

Inoltre, l'Euro 7 stabilisce limiti per le emissioni non di scarico, come le particelle provenienti da freni e pneumatici. Inoltre, prevede requisiti minimi di prestazione per la durata delle batterie delle auto elettriche e impone requisiti più severi per la durata del veicolo. 

Il regolamento prevede anche l'uso di tecnologie avanzate e di strumenti di monitoraggio delle emissioni.

Soddisfazione da tutte le parti

Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha commentato positivamente la decisione: “Il testo approvato oggi è profondamento migliorato rispetto alla proposta iniziale delle Commissione e risponde a una visione finalmente concreta, realistica, pragmatica più volte reclamata dall’Italia. Prevale finalmente la ragione sulla ideologia”

Anche Sigrid De Vries, direttore generale dell’ACEA, considera la decisione un miglioramento rispetto alla proposta della Commissione. “La posizione degli Stati membri rappresenta un miglioramento rispetto alla proposta Euro 7 della Commissione Europea, che era del tutto sproporzionata e comportava costi elevati per l’industria e i clienti, con benefici ambientali limitati. L’obiettivo del Consiglio di mantenere gli efficaci test Euro 6/VI è ragionevole. Tuttavia, rispetto all’attuale normativa, l’Euro 7 è molto più ampio per le nuove autovetture, i furgoni e, in particolare, i veicoli pesanti, e richiede notevoli sforzi di progettazione e di test. Come tale, richiederà enormi investimenti aggiuntivi da parte della nostra industria in un momento in cui sta riversando tutte le sue risorse nella decarbonizzazione”

Prossime tappe

Il Consiglio Ue ha dato mandato alla presidenza del Consiglio per avviare negoziati con il Parlamento europeo, che cominceranno non appena quest’ultimo avrà anch’esso adottato una sua posizione in merito. 

Il comunicato del Consiglio Ue è disponibile al seguente indirizzo: https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2023/09/25/euro-7-council-adopts-position-on-emissions-from-cars-vans-buses-and-trucks/



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