Decreto Flussi 2022: oltre 30.000 ingressi per diversi settori, tra cui l’autotrasporto
Il cosiddetto Decreto Flussi, che disciplina l’ingresso dei lavoratori non comunitari per lavoro stagionale e non stagionale, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 21 del 26 gennaio 2023.
Il numero massimo stabilito per il 2023 è di 82.705 unità, ma più della metà di tale numero è riservato al lavoro stagionale. Gli ingressi per il lavoro non stagionale sono, precisamente, 38.705 e di questi 30.105 sono destinati a diversi settori:
- Autotrasporto
- Edilizia
- Turismo
- Meccanica
- Telecomunicazioni
- Alimentare
- Cantieristica navale
Decreto flussi: autotrasporto
Per quanto riguarda, nello specifico, l’autotrasporto merci per conto terzi, l’istanza di nulla osta per lavoro subordinato è ammessa soltanto in favore di conducenti muniti di patenti professionali equivalenti alle patenti di categoria CE, cittadini dei Paesi che rilasciano patenti di guida equipollenti alla categoria CE e convertibili in Italia sulla base di accordi di reciprocità. Attualmente, gli accordi esistono con:
- Albania
- Algeria
- Marocco
- Moldova
- Repubblica di Macedonia del Nord
- Tunisia
- Ucraina
Novità dell’anno
La novità di quest’anno è il fatto che il datore di lavoro interessato all’assunzione di lavoratori stranieri residenti all’estero dovrà presentare nella domanda la documentazione necessaria a dimostrare di aver verificato, presso il Centro per l’Impiego, l’indisponibilità in Italia di un lavoratore in grado di compiere le stesse mansioni.
L’azienda potrà assumere il lavoratore straniero in 3 casi:
- se il Centro per l’Impiego non risponde entro 15 giorni;
- se il lavoratore presente in Italia non è idoneo;
- se il lavoratore presente in Italia non si presenta al colloquio di lavoro.
Precompilazione e presentazione delle domande
Dalle ore 09.00 del 30 gennaio 2023 e fino al 22 marzo 2023 è disponibile l’applicativo per la compilazione dei moduli di domanda sul Portale servizi del Ministero dell’Interno: clicca qui
Le domande si potranno presentare con le consuete modalità telematiche dalle ore 09.00 del 27 marzo 2023 e fino ad esaurimento delle quote stabilite dal DPCM del 29 dicembre 2022 (clicca qui), non oltre il 31 dicembre 2023.
Si ricorda che le modalità di accesso al sistema dello Sportello Unico richiede il possesso di un’identità SPID. Pertanto, prerequisito necessario per l’inoltro telematico delle domande sul sito https://portaleservizi.dlci.interno.it è il possesso dell’identità SPID da parte di ogni utente.
Maggiori dettagli su modalità e tempistiche di presentazione delle domande sono contenuti nella Circolare interministeriale n. 648 del 30 gennaio 2023 e nella Circolare interministeriale di rettifica n. 732 del 1° febbraio 2023, consultabili a fine articolo.
Il problema della CQC
L'assurdità del decreto Flussi: per poter venire a fare gli autisti, i lavoratori dovrebbero già avere una CQC, un documento che si prende soltanto in Europa. E quindi, in realtà, non consente di chiamare nessuno.
Un autista che viene da fuori dall'Europa, dove avrebbe dovuto acquisire la CQC? L'unica possibilità sarebbe, afferma Uomini e Trasporti, quella di averla ottenuta in un altro paese europeo, ma questa condizione già lo escluderebbe dall'ambito di applicazione del decreto Flussi, in quanto non arriverebbe da un paese europeo.
Situazione analoga a quella dello scorso anno. L'autista non-UE dovrebbe entrare in Italia disponendo già di una CQC unionale e questo può avvenire soltanto nel caso in cui negli anni passati abbia acquisito la CQC in un altro Stato membro e che la stessa sia ancora in corso di validità. In ogni caso, l'ingresso degli autisti per acquisire in Italia la CQC non è consentito dalle vigenti norme.