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Commissione Europea: proposte per una riforma doganale complessiva dell’UE

13/06/2023

La Commissione europea ha reso note le proposte per una riforma organica dell’Unione doganale dell’Europa. Di seguito sono elencate le principali novità che andranno a modificare l’assetto attuale in modo tale da armonizzare le diverse normative doganali dei Paesi membri. 

Quattro temi al centro

La riforma doganale si incentra su quattro temi: 

1) Creazione di organismi, sistemi di controllo e di indirizzi centralizzati

2) Attenzione al commercio elettronico, attraverso una modalità di vendita che necessita di una riforma, specialmente per le piccole spedizioni e di basso valore; 

3) L’istituzione di un sistema di collaborazione e coordinamento tra dogane e imprese che trova fondamento su una maggiore semplificazione procedurale e uniformità di trattamento a livello unionale di tutte le operazioni;

4) Obbligo delle dogane di adattarsi alla trasformazione economico - strutturale delle imprese.

Nuova autorità doganale

La riforma prevede l’istituzione di una nuova autorità doganale che presiederà un centro doganale digitale europeo, cd. Eu Customs Data Hubs. Una volta entrato in regime il centro doganale sostituirà l’infrastruttura informatica doganale esistente negli Stati membri dell’UE. 

La nuova piattaforma

La piattaforma sarà operativa:

1.    Dal 2028 solo per le società che operano nell’e-commerce;
2.    Dal 2032 solo per altri importatori, su base volontaria
3.    Dal 2038 sarà obbligatoria per tutti. 

Dalla data della sua attivazione, le imprese che intenderanno destinare delle merci nell’Unione europea potranno registrare tutte le informazioni sui prodotti e sulle catene di approvvigionamento nella piattaforma che raccoglierà i dati forniti, attraverso l’intelligenza artificiale e l’intervento umano. 

In sintesi, le imprese interagiranno con un solo portale per la presentazione delle informazioni doganali e dovranno introdurre i dati una sola volta per più spedizioni. 

Altre novità

Gli operatori commerciali denominati Trust and check, potranno mettere in circolazione le merci senza alcun intervento doganale. Tale procedura è attualmente prevista dal codice doganale, ma non è ancora stata resa operativa. 

La piattaforma dovrà garantire che i dazi doganali e l’IVA siano pagati all’acquisto, in modo tale da garantire trasparenza ai consumatori che non saranno più soggetti ad ulteriori costi nascosti o pratiche burocratiche con i soliti ritardi burocratici all’arrivo della merce, attribuendo in tal modo la responsabilità sul commerciante e non più sui vettori o sui consumatori. 

È inoltre stato previsto un sistema di calcolo dei dazi doganali per le merci valore basso acquistate fuori dall’Unione europea, riducendo così le categorie dei dazi a quattro. Viene altresì prevista un’abolizione dell’attuale soglia di esenzione dei dazi doganali sulle merci di valore inferiore a 150 euro. 

Infine, la riforma prevede un’armonizzazione delle sanzioni minime, prevedendo un nucleo minimo comune di atti o omissioni che costituiscono infrazioni doganali e sanzioni non pensali che riguardano più di uno Stato membro.



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