Autotrasporto: quando la multa può essere annullata
Ci troviamo di fronte a due scenari e sentenze diverse, ma dallo stesso esito: l’annullamento della sanzione.
Nel primo caso, secondo quanto riportato da Uomini e Trasporti, il giudice ha ritenuto il verbale non valido, in quanto il testo risultava del tutto illeggibile. Infatti, se non si comprende cosa ci sia scritto sulla multa, il presunto trasgressore non può conoscere ufficialmente l’oggetto della contestazione e quindi non può esercitare il proprio diritto di difesa. “E’ l’amministrazione che deve provare la responsabilità del presunto trasgressore. Se il fatto contestato è incomprensibile per l’illeggibilità del verbale di accertamento, non sussiste nemmeno la prova della responsabilità del ricorrente”, ha aggiunto il giudice di pace di Frosinone. La multa, quindi, va annullata e le spese di giudizio compensate.
La seconda sentenza, invece, affrontava il caso della mancanza di prova della corretta taratura delle apparecchiature di rilevamento della velocità. Secondo la sentenza, la Prefettura di Frosinone “avrebbe dovuto produrre apposito certificato di taratura e non limitarsi a richiamare la valenza probatoria del verbale come atto pubblico dotato di fede privilegiata”. La multa è stata annullata in quanto non risultava che le Forze dell’Ordine avessero effettuato le prove di taratura sull’autovelox.