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Autotrasporto europeo a velocità ridotta nel 2023, in Italia crescita contenuta allo 0,3%

29/11/2022

Come sarà il 2023 del trasporto merci europeo? A velocità ridotta. Praticamente una sentenza, che arriva direttamente dall'European Road Freight Transport Market Forecast redatto da Viki Keckarovska, research manager di Transport Intelligence, società di analisi e ricerca dedicata alla logistica globale. 

Diamo alcuni numeri, prima di approfondirli nel dettaglio. Nel 2023, il mercato del trasporto merci si espanderà solo dell'1,1% (considerando costanti i costi fissi), raggiungendo un fatturato di 389,338 miliardi di euro. Qui va fatta subito una distinzione: il PIL europeo, infatti, cadrà da un indice di crescita del 3,2% ad uno dello 0,6% nello stesso anno, fattore simile anche  per le economie emergenti in cui si attesterà all'1,7%. Da qui, passando al trasporto merci, si calcola che il mercato domestico arrivi ad un indice di crescita dello 0,7%, mentre quello internazionale salirebbe fino al 2,10%. Perché questo? Per la forte ascesa del mondo retail ed e-commerce, che stimola il commercio dei beni oltre i confini.

Scavando nel momento potenzialmente negativo del trasporto merci in vista del nuovo anno, inoltre, emerge il fatto che siano vari e complessi i fattori di crisi legati all'intero mercato:

  • Crescita economica rallentata: l'inflazione sale, sostanzialmente, e rallenta la domanda di merci in Europa. Punto aggravato dal fatto che due potenti economie europee come Italia e Germania, secondo il FMI (leggi qui) , cadranno in recessione a causa della forte dipendenza dal gas russo. 
  • Industria manufatturieta in crisi: scarsità di materie prime, soprattutto nei semiconduttori, fondamentali nel settore automotive.
  • Cambiano le abitudini dei consumatori: queste agiscono direttamente sul trasporto merci. Gli effetti della riapertura si sono già appianati e l'inflazione colpisce i consumatori privati, portandoli a scegliere cosa comprare e cosa no.
  • Capacità di carico limitate: secondo TIMOCOM, borsa carichi leader in Europa, è calato lo spazio disponibile nei veicoli in tutta Europa. Confrontati al 2021, i primi nove mesi del 2022 hanno fatto registrare un calo di capacità del 24%. L'eccezione è rappresentata dalla Polonia, che ha aumentare lo spazio dei propri veicoli. Tanti, infatti, utilizzavano van tra le 2,5 e le 3,5 tonnellate che, secondo le ultime modifiche del Pacchetto Mobilità, sono stati equiparati a quelli superiori alle 3,5 tonnellate. Pertanto, il passaggio a capacità più grandi è stato scontato. 
  • Carenza di autisti: sal al 44% la percentuale di richiesta di figure professionalizzate in questo settore. Negli ultimi nove mesi, sono 6.000 le posizioni vacanti. Altro da aggiungere? No, se non che nel 2026 queste percentuali lieviteranno ancora di più a causa dei tanti pensionamenti in arrivo (oltre il 30% dei conducenti professionali hanno più di 55 anni).
  • Aumento del prezzo del carburante: dovuto alla difficile situazione geopolitica. 

Tanti i fattori in gioco, tutti orientati ad un innalzamento dei costi e, contestualmente, ad una minore disponibilità in termini economici e di risorse umane. 

TRASPORTO MERCI IN ITALIA

Per quanto riguarda il nostro Paese, è prevista una crescita del mercato del trasporto merci pari allo 0,3% nel 2023. A pesare sulla criticità di questo indice, un tasso di inflazione ai massimi da 40 anni ed interessi in aumento, che rendono sempre più basso il potere di acquisto riducendo, di conseguenza, la domanda di trasporti su strada. In Europa la situazione non è certo diversa. Sullo stesso livello italiano abbiamo il Regno Unito, leggermente sopra Gerrmania e Finlandia (0,6). Meglio la Francia, con un tasso di crescita del trasporto merci pari all'1%.



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