Situazione critica per i mezzi che attraversano la Manica: lunghe code e ritardi.
Nelle ultime giornate, a pochi giorni dal 31 Dicembre, data di scadenza per l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, la situazione dell’autotrasporto si è complicata su entrambe le coste della Manica, creando numerose code di veicoli pesanti.
Il periodo in corso, quello delle festività natalizie, non aiuta sicuramente, in quanto, come tutti gli anni, porta ad un grosso incremento della domanda di trasporto.
Un altro fattore determinante è dato dalla possibilità che, in mancanza di altri accordi, con la Brexit entrino in vigore i controlli e i dazi previsti per le spedizioni extra-comunitarie. Quindi, le industrie e gli importatori britannici, con la previsione di code chilometriche ai porti e all’imbocco dell’Eurotunnel, sono oggi incentivati ad accumulare scorte prima dell’inizio dell’anno nuovo.
Un altro fattore determinante è dato dalla possibilità che, in mancanza di altri accordi, con la Brexit entrino in vigore i controlli e i dazi previsti per le spedizioni extra-comunitarie. Quindi, le industrie e gli importatori britannici, con la previsione di code chilometriche ai porti e all’imbocco dell’Eurotunnel, sono oggi incentivati ad accumulare scorte prima dell’inizio dell’anno nuovo.
La tendenza all’aumento del traffico merci è stata confermata in particolare nella giornata del 12 dicembre, quando si è creata una coda di camion lunga sedici chilometri nei pressi di Calais, causando gravi ritardi all’imbarco dei traghetti per Dover.
Secondo la provincia francese di Hauts-de-France, nelle ultime tre settimane il traffico di veicoli industriali diretto a Calais è aumentato del 50%, registrando in media novemila mezzi al giorno invece di cinquemila.
Il Governo britannico, inoltre, ha previsto code nel Kent che potranno raggiungere i settemila veicoli pesanti nelle prime giornate del 2021.
Secondo la provincia francese di Hauts-de-France, nelle ultime tre settimane il traffico di veicoli industriali diretto a Calais è aumentato del 50%, registrando in media novemila mezzi al giorno invece di cinquemila.
Il Governo britannico, inoltre, ha previsto code nel Kent che potranno raggiungere i settemila veicoli pesanti nelle prime giornate del 2021.
Questa situazione sta già causando problemi di approvvigionamento in Gran Bretagna, tanto che le fabbriche automobilistiche di Honda e Jaguar sono state costrette a sospendere temporaneamente la produzione per la mancanza di componenti che arrivano dal continente.
Per affrontare l’emergenza, l’11 dicembre si è svolta sul versante inglese una prova dell’Operazione Brock dedicata a smaltire il traffico sull’autostrada M2, ovvero quella che attraversa il Kent tra Dover e Londra. Tale iniziativa prevede una divisione del traffico delle autovetture rispetto ai veicoli industriali.
Inoltre, se vi sarà reciprocità nei provvedimenti da parte del Governo britannico, la Commissione Europea applicherà dei Regolamenti per l’autotrasporto merci, su cui sta già lavorando, per agevolare il traffico con la Gran Bretagna.