Controlli su strada ai tempi del Coronavirus: cosa è cambiato ?
L'autotrasporto è un settore fondamentale per garantire la mobilità delle merci e, in questa fase di emergenza sanitaria, se ce n'era bisogno, ha dimostrato ancor più la sua importanza strategica per assicurare la disponibilità di prodotti essenziali per la nostra vita.
Ovviamente, l'autotrasporto è anche soggetto a regole, che devono garantire sicurezza ed equilibrio concorrenziale su strada e sul mercato: per questo è noto come sia spesso soggetto a controlli e verifiche per garantire il rispetto di queste importanti regole.
Come appare ovvio, l'emergenza per il Coronavirus ha reso più difficoltose le attività di controllo, soprattutto per le implicazioni che comportano i contatti fra controllori e controllati.
Per questo, noi di Infogestweb-Golia, grazie alla finestra sulla realtà di cui disponiamo per via dei servizi che offiramo a chi opera su strada, sia nell'autotrasporto che nei controlli, abbiamo potuto riscontrare come le verifiche su strada vengano effettuate con minor frequenza, ma comunque avvengono regolarmente e con un atteggiamento delle parti che si è adeguato alla situazione.
Per poter comprendere appieno tali dinamiche abbiamo intervistato il Vice Comandante della Polizia Locale di Trento Dottor Luca Sattin, che ha gentilmente condiviso quanto riscontrato in prima persona sul proprio territorio di competenza, ovvero la Provincia Autonoma di Trento.
Dr. Sattin, quali sono le caratteristiche dei mezzi sottoposti a controlli su strada?
I mezzi sottoposti a controlli su strada sono principalmente stranieri, questo è dovuto alla necessità di verificare che il loro ingresso in Italia sia avvenuto in conformità delle disposizioni vigenti nel nostro Paese. Nonostante ciò, l’applicazione di sanzioni ha riguardato indistintamente sia quelli stranieri che italiani.
Parallelamente, abbiamo potuto constatare un grande senso di responsabilità da parte di autisti ed operatori, in quanto i veicoli fermati erano in prevalenza impegnati nel trasporto di beni essenziali (ad eccezione di qualche caso sporadico di vettore estero coinvolto in trasporti abusivi) ed erano tutti dotati di dispositivi di protezione individuale.
Ci tengo a sottolineare, infine, come il traffico pesante abbia subito una minima diminuzione rispetto al periodo precedente all'emergenza sanitaria: ciò dimostra massimo impegno da parte del settore autotrasporto nel voler sostenere la collettività assicurando ai cittadini l’approvvigionamento di beni essenziali.
La condotta degli autisti in questo periodo di emergenza può essere ritenuta corretta ?
Nonostante le numerose difficoltà che quotidianamente si insidiano sul percorso degli autisti, favorendo la dilatazione della durata delle attività svolte (come ad esempio i lunghi tempi di attesa trascorsi presso piazzali di carico-scarico e presso i valichi di frontiera), abbiamo rilevato solamente un leggero incremento dello sforamento dei tempi di guida e di riposo previsti dal Reg. CE 561/2006 e nessun aumento degli interventi di manomissione del tachigrafo. Ciò dimostra, senza dubbio, buona consapevolezza da parte dei conducenti in merito all’importanza di guidare in sicurezza a tutela propria e del prossimo, nonostante la situazione emergenziale vissuta. Contestualmente a ciò, non è stato registrato alcun incremento di falsi documentali.
Quali sono le criticità maggiormente riscontrate?
La criticità maggiore riscontrata consiste nella disinformazione di personale viaggiante estero ed i relativi vettori in merito all’obbligo di comunicare l'ingresso nel nostro Paese all'azienda sanitaria competente territorialmente per il valico/confine da oltrepassare. Con il DPCM del 26 aprile 2020 sono stati prorogati fino al 17 maggio 2020 gli obblighi delle persone che entrano in Italia dall’Estero, tra cui quello di comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente in base al luogo di ingresso nel territorio nazionale.
Questa criticità sottolineata dal Dr. Sattin è stata affrontata da Infogestweb-Golia anche in questa precedente news in cui viene allegato uno schema contenente i riferimenti a cui indirizzare la suddetta comunicazione a seconda dei valichi di ingresso.
Si sono verificate conseguenze per il trasporto pubblico locale?
La formula introdotta dalla Provincia Autonoma di Trento è quella del cosiddetto "elastibus", ovvero un bus a chiamata e a copertura di fasce orarie e tratte non più garantite dal trasporto ordinario. Tale servizio ha evidenziato una media di oltre 800 chiamate al giorno e attualmente sta incontrando qualche difficoltà a causa della moltitudine di richieste ricevute.
La situazione emergenziale attuale ha provocato un aumento del numero dei sinistri stradali?
Fortunatamente i sinistri stradali non hanno subito alcun aumento in relazione alla situazione di emergenza Covid-19. Sono tutt’ora limitati ad 1 o 2 per settimana, a fronte di una media oraria eguale nel periodo antecedente a questo di emergenza. Non ci risulta alcun coinvolgimento di mezzi pesanti e/o furgoni nel territorio di competenza.
In conclusione, Dr. Sattin, la Polizia Locale di Trento proseguirà nei controlli sui mezzi pesanti secondo logiche diverse ?
Se, di fatto, si tollerano sbavature organizzative che, sicuramente, hanno a che fare con l'attuale contingenza e con esigenze di garantire la disponibilità di merci essenziali, la nostra sezione continua ad essere attiva con grande attenzione sul "fronte" delle manipolazioni tachigrafiche, piuttosto che su quello dei falsi documentali e del trasporto abusivo. Questo ci vede ancor più concentrati sui vettori provenienti dall'estero, in una fase in cui il controllo anche sanitario della situazione impone massima allerta. Del resto, come già cennato, a fronte di oltre 180 patenti ritirate nel corso del 2019 per violazioni all'art. 179 del Codice della Strada ("manomissioni del tachigrafo" - ndr), rileviamo anche in questo periodo un andamento abbastanza costante: le manomissioni e gli abusi ci sono e noi li rileviamo e sanzioniamo come prima.