Giudice di Pace Ferentino: responsabilità aziendale e tempi di guida e di riposo
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Importante (e unica, finora) sentenza emessa in Italia. Come riporta Uomini e Trasporti, il giudice di pace di Ferentino ha sostanzialmente sancito che l'azienda non è responsabile della violazione di riposo settimanale da parte dell'autista se questo era stato informato ed istruito.
Come si è arrivati a questo?
LE TAPPE
- Si comincia con una certezza: attraverso dei normali controlli, è emersa l'irregolarità di un conducente relativa al riposo bisettimanale. L'autista ha pagato la sanzione, e nemmeno la società contesta l'esistenza della stessa.
- Di chi è la colpa? La società attribuisce però al solo autista la violazione del regolamento, in quanto il conducente stesso era stato formato, informato ed era dotato di un manuale di istruzioni che riguarda le attività da compiere per l’esecuzione del servizio di trasporto.
- Pertanto, si è fatto riferimento alla circolare 300/2017 (vedi allegato) del Ministero dell'Interno, in cui si esplica cosa l'azienda debba fare per evitare sanzioni a suo carico. La formazione, l’istruzione e il controllo dell’attività degli autisti sono attività necessarie, ma non sufficienti a escludere la responsabilità dell’azienda. L'azienda dovrà dunque dimostrare la sua innocenza fornendo ai propri autisti della documentazione da portare con sé, come istruzioni annuali e l'ultima lettera di notifica e/o richiamo.
La società, dopo aver dimostrato concretamente di aver seguito tutte le procedure verso l'autista, ha visto il suo ricorso accolto da giudice di pace.