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EUROPE IN MOVEMENT: un Trasporto Corretto e Competitivo

22/06/2017
A seguito degli ultimi incontri avvennuti in Commissione Europea ecco quali alcune delle proposte:
 

Condizioni adeguate per i lavorati e nuove opportunità per le imprese

Costruire un’Europa più corretta e rinforzare la sua dimensione sociale è una priorità chiave della Commissione Juncker. Un mese fa, la Commissione ha proposto un pilastro europeo sui diritti sociali e ha iniziato una riflessione sulla dimensione sociale dell’Europa entro il 2025.
Oggi, stiamo ulteriormente spingendo sul nostro impegno sociale adottando una serie di misure specifiche sul settore dell’autotrasporto. L’obiettivo è quello di assicurare correttezza sociale e competitività in questo settore che fornisce un lavoro ad oltre 5 milioni di cittadini europei.
 

Un mercato che protegga le aziende e che le potenzi

La prima priorità è quella di lottare contro le pratiche di impiego illecito e le cosiddette “aziende cassette postali”. Le proposte garantiranno che le imprese di autotrasporto saranno stabilite nello Stato Membro dove hanno un’attività genuina e non dove beneficiano delle regole più indulgenti. La Commissione intende anche assicurare condizioni corrette ai tempi di riposo per i lavoratori. A tal fine, una migliore vita lavorativa bilanciata, più certezza a proposito dei tempi di riposo e saranno stabiliti gli stipendi applicabili nei vari Stati Membri. 
 

Un mercato socialmente equo ed un trasporto competitivo

 

Massimizzare le sinergie e rafforzare gli investimenti

“Europe in Movement” è creata anche per rafforzare gli investimenti nel settore della mobilità. Accanto alla rete di trasporto fisico e ad una infrastruttura di carburante alternativo, infrastrutture digitali – interconnesse e interoperabili attraverso i confini – sono necessarie. Gli investimenti richiesti guideranno la crescita dell’Europa, la creazione dei posti di lavoro e la competitività. Un 1% del incremento nelle spese sulle infrastrutture portano ad un 1.5% di incremento del Prodotto Interno Lordo.
 
Articolo a cura
dell'Unione Europea
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